giovedì 8 marzo 2012

Disturbi bipolari e mnemonici sulla festa della donna


-   -  Perché esiste la festa della donna?
-       - Per festeggiare la donna
-       - Ma cosa c’è da festeggiare? 
-       - Dunque vediamo….
-       - Un compleanno?
-       - Ma no, non credo.
-       - Tu lo sai?
-       - Mmmmmhhh…
-       - Forse un onomastico?
-       - Ma ci son così tanti nomi, e poi la donna, santa non è. O forse lo è?
-       - Forse cristianamente festeggiamo il fatto che è diventata santa?
-       - Ma forse si festeggia una vittoria…
-       - Che genere di vittoria? Ultimamente non mi sembra che nell’andamento generale del mondo le donne stiano “vincendo” e poi una vittoria andrebbe contestualizzata nell’ambito di una gara. Stiamo facendo a gara con qualcuno?
-       - No vabbè, una vittoria di una guerra, di una lotta…
-       - Di quale guerra? Di quale lotta?
-       - Beh, quella per i diritti…
-       - E chi dice che abbiamo vinto? Chi è il giudice che può permettersi di arbitrare una gara di genere – se di gara e di genere si tratta – o addirittura una guerra? Abbiamo vinto una guerra?!
-       - Beh, più o meno….
-       - Ricordami, perché era scoppiata, e appoggiandoci a quale concreto criterio possiamo dire di averla vinta? Quali sono i fatti?
-       - Beh, rispetto a tanti anni fa…
-       - Si festeggia un confronto?
-       - Un po’…rispetto al passato abbiam ottenuto tante cose in più…
-       - Ah…e da chi le abbiamo ottenute?
-       - Beh, dalla società…
-       - Ma la società è maschio o femmina?
-       - Boh, ma sai le lotte, le battaglie…
-       - Battaglie…si festeggia una sconfitta di qualcun altro quindi? E chi è l’altro?
-       - Sai, con i maschi, l’uguaglianza…
-       - Mh.
-       - La possibilità di essere noi stesse…che siam diverse dai maschi…
-       - Quindi si festeggia qualche diversità? È la festa di qualche diversità? Ma allora si chiama festa della donna perché è diversa? Da chi, da cosa, perché? Il maschio non ha una festa?
-       - No!
-       - No? Ah….
-       - Ma siamo tutti uguali o tutti diversi?
-       - Beh, dipende…sono punti di vista…
-       - Quindi come ci fa comodo?
-       - Beh, no…nella lotta all’uguaglianza abbiamo ottenuto qualcosa…
-       - Ho capito, forse si festeggiano le conquiste?
-       - Eh, anche…
-       - Quali?
-       - Sociali e politiche.
-       - Scusa, non ho capito, quali?!
-       - Sì, anni di lotte, per l’indipendenza, l’autonomia.
-       - Ah si? Quindi festeggiamo l’indipendenza e l’autonomia?
-       - Ed anche le discriminazioni, le violenze
-       - Si festeggiano discriminazioni e violenze?!
-       - Si festeggia la donna per ricordare queste brutte cose che ancora avvengono
-       - Ah, si festeggia per ricordare? La capacità di ricordare è quindi legata ad una festa?
-       - No, però è un momento…
-       - Un momento per festeggiare? La donna ha bisogno di una festa per festeggiare, per sentirsi speciale e diversa e uguale o uguale ma diversa? Non ci si può sentire sempre? Ma poi ci si deve proprio sentire?
-       - Mmmmh…Andiamo a bere?
-       - Sì vah…andiamo a festeggiare io e te. Son confusa, tra donne ci si intende.


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