venerdì 4 dicembre 2009

No B-Day

Riflettevo su questa giornata di protesta che, a grandi linee, mi trova ovviamente d’accordo. Anche io non sono affatto contenta del presidente del consiglio che gli italiani hanno votato alle ultime elezioni.
Se devo essere sincera però non credo che, se fossi stata a Roma, sarei scesa in piazza a manifestare.
Cerco di spiegare i miei perchè.
Ho detto di non essere affatto contenta di come tutta la politica italiana si sta evolvendo. Continuo - sono anni ormai - a non trovare nessun partito, nessun uomo che mi ispiri una qualsiasi fiducia, stima, rispetto.
Non ho votato Berlusconi, ma come cittadina alle ultime elezioni avrei tanto desiderato poter dare sulla scheda il mio voto al signor nessuno. E ad oggi la penso ancora così. Non ci sto a votare il male minore, anche perchè al momento attuale non vedo nessuna valida alternativa.
In tutto questo trovo inoltre ormai alquanto irritante la campagna di demonizzazione del presidente del consiglio messa in atto dall’opposizione. Io so benissimo chi è il signor Berlusconi, non l’ho votato, non lo voterò mai e non ho bisogno di Di Pietro o di qualche fantoccio del partito democratico che mi mostri chi è che sta governando questo paese. Questa campagna di anti-berlusconismo secondo me non sta producendo nessun risultato dal punto di vista del miglioramento del governo e della situazione politica (e non solo) del nostro paese.
Chi non ha votato Berlusconi probabilmente continuerà a non votarlo, qualcuno parteciperà al No B-day, qualcun altro no. Ma passiamo a chi invece ha votato Berlusconi. Io penso che chi ha votato l’attuale presidente del consiglio non farà altro che credere alle sue parole, al suo pretestuoso vittimismo ed al suo attacco incondizionato che schiera per difendersi da un altro attacco.
Viviamo nell’Italia degli attacchi mediatici, i politici fanno spettacolo e noi tutti ne facciamo parte, chi attonito, chi entusiasta, chi indifferente partecipiamo al teatrino. E domani, il NO B-Day sarà un bell’atto di tale teatro. Sono sempre scesa in piazza a manifestare quando ho creduto in qualcosa, alcune volte con poca consapevolezza, altre con un pò di più. Domani consapevolmente dico che non scenderò in piazza nonostante m’appartenga il desiderio che Berlusconi non sia più il presidente del consiglio italiano.
Rivolgo infine qualche parola ed un pò d’attenzione a tutta quella sinistra e a quell’opposizione che dovrebbe essere un’alternativa all’attuale governo. Io non vedo questa alternativa. Vedo persone ignoranti, abili solo a dire tante inutili parole, incapaci di creare, di calarsi effettivamente nel ruolo che dovrebbero assumere. Nessun politico ormai sa più fare il suo lavoro ed io forse è per questo che la prossima volta vorrei scendere in piazza. Io mi vergogno di Berlusconi, ma non credo che andrei altrettanto fiera di chiunque altro al momento si presenta come alternativa. L’alternativa a Berlusconi oggi non ha altro nome se non no-Berlusconi. Le parole coinvolte sono sempre le stesse.
Io invece cerco aria nuova, pulita. Un’aria che non rinasca dalle ceneri di un pessimo governo ma che sorga nuova. Con nuove idee, nuove iniziative che finalmente facciano la differenza. Perchè allo stato attuale delle cose io di differenze, a destra, al centro, a sinistra, ne vedo poche. Soprattutto non vedo più nessuno che sia in grado di gestire questo paese senza mandarlo a rotoli, senza distruggerlo.
Veramente non trovo le parole per dire quanto mi faccia schifo la politica in questo momento e quanto sia grave che ci lasciamo governare da una massa di incapaci ed ignoranti. Manca cultura, manca coscienza del lavoro che i politici stessi si assumono, perchè ormai fare il politico è diventato spettacolo, visibilità e il governo, la gestione di un paese si giocano tutti su questa visibilità e non sulle competenze, sulla preparazione, sulla cultura, sulle capacità. E’ per questo che credo stia morendo anche la democrazia in questo paese. Perchè come cittadina che non si sente rappresentata credo di avere diritto ad esprimere questa non rappresentanza. La politica è cambiata, devono allora cambiare anche i sistemi di accesso e di voto alla politica. Io desidero che mi venga riconosciuto il diritto di votare il signor nessuno. Di lasciare in parlamento una poltrona vuota. Per me il male minore ad oggi è solo essere rappresentata dal signor nessuno, in attesa che qualcosa o qualcuno cambi veramente.